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Nascita di un triatleta - Parte 1

Oct 31, 2014

È iniziato tutto molti anni fa, quando per scommessa alcuni miei amici mi hanno detto "non ce la farai mai ad andare da Piasco a Casteldelfino in bici!". Pensandoci ora è un'impresa relativamente semplice, ma all'epoca non avevo il benché minimo allenamento nelle gambe e mi sembrava quasi impossibile farcela.
Ho affrontato e raggiunto l'impresa insieme al mio amico Davide e ricordo ancora ogni metro della strada percorsa, la foratura pochi km dopo la partenza, il cambio di camera d'aria, il secondo cambio di camera d'aria perché la prima era già danneggiata, la ripartenza e la fatica fatta durante il percorso in salita ("leggera salita" direi ora). Lo sconforto causato dalla stanchezza, l'ostinazione nel dire "ormai siamo qui, tanto vale andare fino in fondo", la soddisfazione provata al raggiungimento dell'obiettivo e la sensazione di libertà regalata dal vento sulla pelle durante il percorso di ritorno in discesa.
Io sento la terra ed il vento e gli alberi, io sento il loro spirito, io sento il ritmo della corsa, è come musica.
Gabriel Harmony Jennings
Qualche tempo dopo, forte del ricordo positivo di quella salita, mi pongo un nuovo obiettivo, molto più ambizioso del precedente: raggiungere il Santuario di Sant'Anna di Vinadio partendo da Borgo San Dalmazzo, vicino a Cuneo. Questa volta mi accompagna mio padre, suggerendo (dato il mio allenamento praticamente nullo) di partire in un punto che ci consentisse di fare meno strada: a Piano Quinto. Partiamo, dopo qualche km di riscaldamento raggiungiamo i piedi della salita di 15 km e iniziamo la scalata. Avendo un buon allenamento lui mi stacca fin da subito, io procedo comunque alla mia andatura nel tentativo di raggiungere la vetta. Questa volta sono meno fortunato, la mia inesperienza mi ha fatto partire senza scorte di cibo e quindi vado in crisi di fame a 5 km dall'inizio della salita. Disperato, cerco di placare i morsi della fame masticando fili di erba raccolti a bordo strada e bevendo litri di acqua (per fortuna le fontane non mancano). Faccio lunghe e frequenti pause e mi sdraio in ogni punto possibile a recuperare le forze. Mi addormento per qualche minuto, poi i rumori delle macchine mi riportano alla realtà. Prendo addirittura una breve raffica di pioggia passeggera, poi spunta il sole e mi asciugo velocemente. In questo scenario apocalittico procedo con la forza della disperazione, ma crollo definitivamente a -3 km dalla vetta quando inizia a piovere a dirotto e la macchina dei miei genitori per fortuna arriva in soccorso, strappandomi da quell'agonia.
Si tratta di una verità spaventosa: il dolore può renderci più profondi, può conferire un maggiore splendore ai nostri colori e una risonanza più ricca alle nostre parole. Questo avviene se non ci distrugge, se non annienta l'ottimismo e lo spirito, la capacità di avere visioni e il rispetto per le cose semplici e indispensabili.
La regina dei dannati - Anne Rice
Potevano succedere soltanto due cose, o abbandonavo per sempre l'idea di andare in bici a causa del trauma vissuto nell'ultima esperienza, oppure lasciavo l'obiettivo in sospeso impegnandomi duramente per raggiungerlo.
Scelgo la seconda opzione e mi alleno gradualmente nei mesi estivi, tentando di raggiungere passo dopo passo obiettivi sempre più difficili. Dopo due anni decido di riprovarci, arrivo finalmente al Santuario Sant'Anna di Vinadio e sono così galvanizzato dall'impresa che riesco a raggiungere anche il Colle della Lombarda nello stesso giorno. La soddisfazione è enorme, ma gli obiettivi non mancano e ogni anno mi spingo sempre un po' più in alto, raggiungendo traguardi sempre più ambiziosi: Pian del Re, il Colle di Sampeyre, il Colle dell'Agnello, il Fauniera (o Colle dei Morti).
Ognuna di queste salite ha un fascino tutto suo, il panorama ti alleggerisce il pensiero, la fatica ti scava dentro e depura le tue motivazioni, l'acqua consolida dentro di te quelle sensazioni e quando raggiungi la vetta la stanchezza viene messa in secondo piano dalla soddisfazione e dalla pace che hai nel cuore.
(continua qui)

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